Lo “Courtì de Madàn”

“La capacità lavorativa è una delle prime sfere dell’attività umana ad essere minata dall’insorgenza di disturbi mentali o disagio sociale. Il recupero di questa capacità rappresenta, di conseguenza, un fattore importante per il miglioramento della qualità della vita di chi ne è affetto.” Andrea Borney

Il valore “dell’essere attivi”, ai fini della riabilitazione dei pazienti psichiatrici o con disagio sociale, è stato ampiamente dimostrato. E’ un importante mezzo per adattarsi alla realtà esterna, un canale che conduce l’individuo verso la società, un ponte che permette il passaggio da un ambiente più ristretto ad uno più grande, nella direzione di un progressivo superamento dello stigma e dell’isolamento. L’essere impegnati in qualche attività lavorativa/sportiva aumentando le competenze pratiche, facilitando lo scambio e le relazioni, incide positivamente sull’autostima delle persone sofferenti di disturbi psichici o disagio sociale.

Obiettivi del progetto

Promuovere l’integrazione sociale delle persone psichiatriche e dei ragazzi con disagio sociale, attraverso un’attività che favorisca il contatto con la società e che renda visibili le loro abilità e potenzialità sociali e produttive;
Aiutare i pazienti e i ragazzi disabili ad apprendere tecniche indispensabili all’autonomia sociale;
Innalzare il livello di autostima in persone che nella vita si sono spesso scontrati con fallimenti e frustrazioni in ambito sociale e occupazionale.

Andrea BorneyPresidente

Referente progetto lo “Courtì de Madàn”

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Le persone psichiatriche coinvolte nel progetto nell’arco dell’anno e del ciclo produttivo dell’orto hanno curato le varie fasi di lavorazione dell’orto, che si trova nel Comune di Aymavilles, che le Cooperative Sociali Chemin de Vie e Les Aigles, gestori delle Comunità, hanno avuto in concessione allo scopo di formare ed avviare ad una esperienza di agricoltura sociale delle persone con Disturbi Mentali gravi seguite dal Dipartimento di Salute Mentale della Valle d’Aosta;
Purtroppo nel 2020 a causa delle restrizioni dettate dal covid non si sono potute attuare molte delle azioni previste del progetto, tra cui le attività naturalistiche e sportive a contatto con la natura.